UNA LUCE PER L’EMILIA ROMAGNA FINALITA’ E OBIETTIVI IL RESTAURO LA MOSTRA
IL LIBRO EVENTI COLLATERALI I PARTNER RASSEGNA STAMPA
Il terremoto che nel maggio del 2012 ha colpito l’Emilia Romagna, oltre ai lutti ed ai gravi danni sociali ed economici, ha anche causato il danneggiamento, e in alcuni casi la perdita, di un patrimonio storico e artistico culturale di altissimo livello.
Un patrimonio fatto anche di piccole opere d’arte, dal profondo significato storico, poco conosciute al grande pubblico, ma non per questo meno importanti.
In questo contesto si inserisce l’importante azione di recupero dei lampadari sopravvissuti alle scosse di terremoto, che il Consorzio ha provveduto a mettere in salvo, su richiesta della Sovrintendenza e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Dopo il salvataggio, il Consorzio si è reso disponibile al restauro delle preziose opere storiche, al fine di riportarle all’originario ed antico splendore.
Il progetto Una Luce per l’Emilia Romagna consiste nel restauro, nella valorizzazione e promozione dei preziosi lampadari in vetro di Murano che sono stati messi in sicurezza dai Vigili del Fuoco e dal Consorzio Promovetro, presso il Comune di Sant’Agostino, dopo le violente scosse di terremoto che hanno reso inagibile la sede municipale che li ospitava.
SERVIZIO DEL PROGRAMMA TG2 STORIE – 11 giugno 2013
Il progetto prevede l’importante restauro e recupero dei 4 lampadari – 3 di piccole dimensioni e 1 di grande dimensioni – rimasti seriamente danneggiati dal sisma, da parte delle aziende del Consorzio specializzate in illuminazione e specchi, nel rispetto delle norme di sicurezza vigenti e la presentazione e valorizzazione al grande pubblico degli stessi, una volta riparati, a Venezia da dove erano originariamente nati, presso il Museo del Vetro di Murano.
IL NUOVO SERVIZIO DEL PROGRAMMA “TG2 STORIE” – 7 giugno 2014
I preziosi lampadari oggetto del restauro provengono dal martoriato Comune di Sant’Agostino nel ferrarese ed erano conservati all’interno del municipio, sventrato dal terremoto del maggio 2012 e in seguito abbattuto.
Il Consorzio Promovetro Murano a fine maggio 2012 è stato infatti contattato direttamente dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali tramite la Sovrintendenza per i beni artistici, storici ed etnoantropologici di Ferrara, per intervenire in tempo da record al recupero, salvataggio e messa in sicurezza degli inestimabili lampadari in vetro di Murano appesi ai soffitti dell’edificio comunale di Sant’ Agostino.
Il poderoso lampadario che fu donato al Comune di Sant’Agostino da Italo Balbo negli anni ’20, assieme ad altri quattro lampadari provenienti dalla sala degli stemmi del castello Estense di Ferrara, era collocato nel salone adibito sino ad oggi a sala del consiglio del Comune che all’epoca era il salone delle feste, nell’edificio del 1875.
Promovetro si è reso disponibile sin da subito a partire assieme a tecnici ed esperti vetrai, ma a causa dell’inagibilità del palazzo, è stato necessario aspettare i primi giorni di giugno per poter raggiungere la zona interessata, dove le delicate operazioni di salvataggio, hanno previsto inizialmente l’estrazione dei lampadari dal soffitto attraverso un braccio telescopico dotato di pinze telecomandate, passando attraverso lo squarcio creatosi sulla parete laterale del municipio.
Concluse con successo queste operazioni, sono seguiti, sotto una pioggia incessante, lo smontaggio e la messa in sicurezza di tutti i componenti in vetro dei tre piccoli lampadari e dell’imponente lampadario cristallo-ambra oro di quasi 5 metri di altezza per 4 piani, con una circonferenza di circa 3 metri.
Il quarto piccolo lampadario infatti era crollato, con le precedenti scosse, andando inesorabilmente perduto.
I lampadari, dopo esser stati ricoverati preso il Palazzo Ducale di Sassuolo in attesa di essere restaurati sono stati portati a Murano, dove le aziende del Consorzio hanno lavorato per la loro rinascita.