
Il servizio da tavola è un tipico prodotto delle vetrerie di Murano fin dalle origini medievali. Fu però nel Rinascimento che i vetrai muranesi proposero per la tavola uno stile dall'eleganza senza tempo, quale è documentato nei dipinti di Tiziano, Veronese e Tintoretto, ancora assolutamente attuale. Inventarono infatti uno stile classico basato su forme slanciate e proporzionate, su materiali vitrei tersi e sottili, su lavorazioni manuali estremamente raffinate. Appartengono alla migliore tradizione i calici dal gambo sagomato a balaustro e dalla coppa arrotondata o allungata in una flute più o meno slanciato, accompagnati da brocche e bottiglie di uguale raffinatezza. Se i classici di cristallo incolore non sono mai tramontati e costituiscono il fiore all'occhiello delle vetrerie veneziane, il seicento barocco e la seconda metà del XIX secolo hanno lasciato una eredità altrettanto viva, anche se più frivola e legata a scelte più personali.
Essa contempla un uso ardito della policromia e di fantasiose applicazioni decorative, frutto della virtuosistica manualità dei maestri vetrai. Un filone produttivo parallelo soddisfa invece quel settore del mercato che richiede prodotti aggiornati, assolutamente legati alle più innovative tendenze del design e dell'arte. Da un cinquantennio ed anche più collaborano con le vetrerie noti designers che propongono da una parte cristallerie da tavola funzionali e rigorose, pur nella originalità della forma, e dall'altra servizi da tavola più inclini ai capricci della moda, nei quali le tecniche decorative muranesi sono piegate ad effetti di vivace modernità.