L'invenzione della soffiatura avvenne nel I secolo a.C. sulle coste orientali del Mediterraneo e certamente costituì un evento straordinario, il più importante dell'intera storia vetraria. La soffiatura infatti permise la produzione veloce ed economica di contenitori vitrei, alla portata quindi di tutte le classi sociali dell'Impero Romano, mentre fino ad allora il vetro veniva sottoposto a processi di lavorazione complessi e costosi ed era riservato all'uso degli esponenti più ricchi della società. Si verificò allora una netta divisione dell'arte vetraria in due settori, l'uno decisamente elitario basato sulle tecniche più antiche, l'altro destinato alla produzione di contenitori d'uso, grazie alla soffiatura. Nel tempo però, soprattutto a Venezia, la soffiatura costituì la tecnica privilegiata per lavori vetrari di alto livello.
I maestri muranesi infatti hanno sviluppato a partire dal Medioevo una straordinaria abilità nella modellazione a caldo, inventando nuove tecniche e soprattutto giungendo a proporre forme di aulica eleganza, rifinite nei dettagli con estrema raffinatezza. Leggerezza, pareti uniformemente sottili, cristallo purissimo o colorazioni simili a quelle delle pietre preziose, decorazioni ottenute con tecniche inventate dai maestri muranesi, portarono i prodotti muranesi nei più importanti mercati europei ed anche presso le corti rinascimentali. Da allora il vaso, in generale l'oggetto decorativo muranese, ed il servizio da tavola si sono collocati come i più richiesti pezzi d'arte decorativa nel mondo.
A Murano, nell'ambito del vetro soffiato, sono state ideate e sono tuttora applicate alcune delle più importanti tecniche decorative ma tra tutte la filigrana occupa probabilmente il posto di maggiore rilievo. Sia il tipo a retortoli che il tipo a reticello, di origine cinquecentesca, come anche le varianti più recenti, creano l'effetto di un delicato merletto all'interno della parete vitrea. La filigrana può anche venire abbinata ad altre tecniche, come l'"incalmo", la decorazione a fili applicati, il "sommerso", finanche a murrine.
Nella tradizione antica il progetto era dovuto al maestro vetraio o all'imprenditore, se dotato di gusto estetico. Oggi alcuni maestri continuano, come da tradizione a rivestire il ruolo di creatore-esecutore ma ormai dagli anni venti del nostro secolo è presente in vetreria.