Venerdì 13 giugno alle 17 sarà inaugurata la mostra “Occhiali da Doge. Gli occhiali da sole nella Venezia del Settecento” con ingresso da Piazzetta San Marco 13/a. L’esposizione – organizzata dalla Biblioteca Nazionale Marciana in collaborazione con il Comitato Venezia, il Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore e la Stazione Sperimentale del Vetro di Murano – sarà aperta al pubblico nelle Sale Monumentali della Biblioteca (Libreria Sansoviniana) dal 14 giugno al 13 luglio 2014 (ingresso dal Museo Correr, Ala napoleonica di Piazza San Marco, con orario 10-19; ultimo ingresso alle ore 18).

 

Il Consorzio Promovetro di Murano gestore del marchio Vetro Artistico Murano non ha voluto mancare all’appuntamento ed ha contribuito alla mostra con due opere preziose uniche, inedite realizzate per l’occasione da due aziende muranesi associate al Consorzio: la Simone Cenedese e la Vetreria Effe.

La vetreria Effe, infatti, ha reinterpretato il tema degli occhiali da sole nella Venezia del 700, realizzando una scultura in vetro soffiato con una lavorazione a murrine oro sommerso: un paio di occhiali in vetro rosso con incisione a punta secca, raffigurante un ferro da gondola e il profilo del Palazzo Ducale.

 

Mentre la vetreria Simone Cenedese ha riprodotto a mano libera uno dei modelli esposti. Le lenti sono state ottenute soffiando il vetro a forma di sfera, la quale poi, è stata aperta per rendere le lenti dello spessore desiderato. Successivamente, le lenti sono state collegate a caldo al resto dell’occhiale.

 

Il percorso espositivo si prefigge di divulgare la storia dell’occhiale, in special modo a Venezia dove le vetrerie di Murano hanno prodotto le prime lenti per ripararsi gli occhi dal sole. Queste lenti, di colore verde e sotto forma di occhiali o di “specchi” trasparenti, venivano usate durante i trasferimenti in gondola per le dame o per i bambini. Da recenti studi è risultato che le lenti originali del Settecento hanno una grande proprietà di filtraggio per i raggi UV, notoriamente nocivi per gli occhi. Un aspetto molto interessante, questo, visto che i raggi UV sono stati scoperti soltanto il secolo successivo. Nel percorso della mostra saranno esposti una cinquantina di pezzi unici e molto rari: tra questi, occhiali e vetri da gondola, provenienti da alcune collezioni private italiane ed europee, ad uno dei quali si attribuisce la proprietà al Doge Alvise IV Giovanni Mocenigo, integrati con altri del Museo Correr, il Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore, un quadro della Banca Popolare di Vicenza, nonché alcuni volumi della Biblioteca Nazionale Marciana.