Si è svolto mercoledì 14 giugno presso la Prefettura di Venezia, nell’ambito della Seconda Settimana anticontraffazione, organizzata dalla Direzione Generale Lotta alla Contraffazione-Uibm del Ministero dello Sviluppo Economico e dal Censis, un incontro di presentazione dei risultati di un’indagine sugli effetti della contraffazione nella Provincia di Venezia, un territorio che è insieme snodo commerciale internazionale e meta di turisti attratti dalla sua unicità e dalla sua storia.

 

Presenti oltre a Loredana Gulino, Direttore Generale Lotta alla contraffazione-UIBM, e Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis l’Assessore allo Sviluppo economico del Comune di Venezia Francesca Da Villa, l’Assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato, il Prefetto di Venezia Carlo Boffi oltre al Comandante della Polizia Municipale del Comune di Venezia Marco Agostini ed al Comandante provinciale della Guardia di Finanza Alberto Reda.

 

Ampio spazio è stato dato ai risultati dell’attività di contrasto alla vendita abusiva ed alla lotta alla contraffazione nella provincia di Venezia come dimostrano i 348 sequestri e i 103.608 articoli falsi confiscati nel 2016 dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane.

Il settore degli accessori (borse, cinte, portafogli) quello più colpito, che ha rappresentato il 57,5% del totale dei sequestri, seguito dall’abbigliamento (20,1%) e dalle calzature (6%).

Secondo gli addetti ai lavori presenti, le azioni per difendere la città di Venezia e la sua provincia come vetrina del bello e dell’autentico «made in», risultano incisive ed efficaci nonostante gli strumenti a disposizione siano ancora da affinare, per renderli più efficaci a livello sanzionatorio e di repressione, e oggi il territorio si propone come modello di strategie e di interventi basati sul coordinamento e l’impegno di tutti i soggetti coinvolti. La Prefettura è impegnata nell’assicurare la programmazione e il coordinamento delle attività di controllo e di contrasto.

 

La Regione è impegnata nella valorizzazione e nella tutela dei prodotti locali, e nelle campagne di sensibilizzazione e informazione. Ed è proprio in questo ambito che è stato preso come esempio virtuoso e come valido sistema di protezione e tutela sia del produttore che del consumatore finale, il sistema di tracciabilità del marchio Vetro Artistico® Murano, che è stato illustrato dal Consorzio Promovetro.