Una lastra di vetro piegata a fare da lavello del bagno con in bella mostra un bollino contraffatto, una pessima imitazione del marchio della Regione del Veneto Vetro Artistico® Murano di una misura più grande rispetto a quello vero e senza codice che identifica univocamente l’azienda.
Ci è voluto poco per un occhio attento a scoprire la truffa messa in atto da un’azienda espositrice presente al Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno di Bologna, un appuntamento internazionale molto importante che richiama ogni anno decine di migliaia di visitatori.
Tempestiva è stata l’azione del Consorzio Promovetro, gestore del marchio della Regione del Veneto Vetro Artistico® Murano, che ha messo al corrente gli uffici regionali competenti che si sono adoperati in un’azione congiunta con lo stesso Consorzio e la Guardia di Finanza, sfociato in un blitz delle forze armate con sequestro dei materiali.
“Da anni il Consorzio si muove per promuovere e tutelare il marchio attraverso una corretta informazione è fondamentale, ma talvolta siamo chiamati anche ad intervenire davanti a queste spiacevoli situazioni. Non vorrei essere frainteso, ma il fatto che il marchio regionale sia oggetto di contraffazione sta a significare quanto questo strumento sia utile ed efficace – afferma il Presidente del Consorzio Promovetro Murano Luciano Gambaro. L’azione congiunta con Regione del Veneto e Guardia di Finanza fa capire quanto la sinergia possa essere efficace per il vetro di Murano e per il suo meccanismo di tutela, il contrassegno Vetro Artistico® Murano. In attesa di ulteriori sviluppi, vanno a loro i miei più sentiti ringraziamenti”.
Le indagini sono attualmente in corso.