Mentre in altri paesi le vetrerie sono sorte nelle vicinanze dei luoghi di approvigionamento delle materie prime o del combustibile, Venezia e Murano hanno sempre dovuto importare da località molto lontane le sabbie silicee vetrificanti, la soda fondente e le altre materie prime. Anche la legna, usata come combustibile fino a cinquant’anni fa, arrivava dall’lstria e dalla Dalmazia. La vera ricchezza di Murano sono stati i suoi uomini, gli esperti tecnici compositori, che hanno perfezionato la qualità del vetro muranese ed hanno inventato sempre nuovi raffinati colori, e i maestri vetrai, che hanno sviluppato un’abilità eccezionale nella modellazione del vetro incandescente.
Sono costoro che sono stati chiamati all’estero fin dal Rinascimento ed hanno esportato la loro tecnologia, grazie alla quale sono sorte altrove più giovani tradizioni vetrarie. Il maestro giunge a padroneggiare la sua arte dopo lunghi anni di apprendistato in fornace ma presto a Murano sarà attiva una scuola del vetro, che avvierà più modernamente i giovani a quest’antico mestiere, anche se l’esperienza del lavoro in vetreria resterà sempre fondamentale.
Già apprezzati ed esportati nel Medioevo, i vetri di Murano divennero nel Rinascimento un prodotto richiestissimo dalle classi sociali più elevate d’Europa, a partire dall’invenzione del cristallo e di altre preziose qualità di vetro nel 1450 circa.
La lavorazione a caldo e la decorazione raggiunse in breve tempo un eccezionale livello di raffinatezza, le forme si adeguarono all’aulica eleganza del Rinascimento italiano.
Nel periodo barocco la stravaganza dominò la produzione ma determinò anche la ricerca di nuovi effetti nel vetro e di nuovi modelli. Nel XVIII secolo però le novità furono veramente ecclatanti, i lampadari, i centri da tavola figurativi, i lattimi decorati a smalto non sfiguravano accanto ai bellissimi mobili del Settecento veneziano, e questo in un’epoca in cui Venezia viveva in una profonda crisi e si avviava verso la caduta della sua Repubblica.
Dopo la fine della Repubblica di San Marco nel 1797, la rinascita della vetraria veneziana si verificò nella seconda metà del XIX secolo ed i vetrai che vi furono coinvolti fondarono poi vetrerie che oggi godono di notevole prestigio ma soprattutto elaborarono delle tecniche che sono alla base della vetraria moderna.
La vetraria modema è decollata nel primo decennio del XX secolo e molto presto, dagli anni venti, è iniziata la collaborazione di noti designer con le vetrerie. Oggi la vetraria muranese è probabilmente la tradizione artigianale italiana più aggiornata, più legata al mondo dell’arte e del design e nel contempo più rispettosa della manualità tipica dell’artigianato.